IL GERANIO

Le prime notizie storiche sui gerani risalgono al ’600, periodo in cui alcuni mercanti che facevano rotta verso l’Estremo Oriente si fermavano a Capo di Buona Speranza per i rifornimenti dei vascelli, per poter continuare il viaggio. In quegli anni, sui vascelli viaggiavano anche gruppi di naturalisti con il compito di compiere esplorazioni scientifiche. Durante una spedizione, alcuni naturalisti furono attirati dal profumo emanato dai gerani e così li portarono in Europa. Inizialmente, il geranio non venne apprezzato e la sua coltivazione fu limitata. Dal 1802, anno in cui Città del Capo divenne una colonia inglese, il geranio cominciò a comparire in Gran Bretagna, crebbe la sua popolarità e la richiesta. I gerani furono, quindi, molto di moda durante tutta l’Epoca Vittoriana in Inghilterra e, man mano si diffusero anche negli altri paesi europei come in Francia e in Germania. Fu un fiore molto diffuso e veniva chiamato il “fiore della strada” La popolarità dei gerani si mantenne inalterata fino alla Prima Guerra Mondiale, quando, in Inghilterra fu proibita la coltivazione delle piante in serra, e la sua diffusione fu ridotta. Nei nostri giorni i gerani hanno ripreso il loro posto sui terrazzi di casa. Secondo gli arabi a far apparire i gerani fu il profeta Maometto. Narra la leggenda che, un giorno dopo aver faticosamente lavorato, il profeta lavò i suoi abiti e li pose ad asciugare sopra alcune piantine di malva. Quando gli abiti furono asciutti, Maometto nel raccoglierli vide che al posto della malva sotto i suoi abiti vi erano delle belle piante fiorite, i gerani. Nel linguaggio dei fiori e delle piante il geranio ha diversi significati in base al suo colore: il geranio rosso simboleggia la consolazione e il conforto; il geranio rosso scuro simboleggia la malinconia; il geranio rosa simboleggia la nascita di un nuovo affetto; il geranio a cinque macchie simboleggia l’umiliazione; il geranio edera simboleggia l’amicizia sincera, mentre i gerani rampicanti simboleggiano la fedeltà e la stabilità.