By Gypy il 6 Jan. 2013
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Il miracolo? È possibile definirlo in vari modi: si tratta di qualcosa che non aderisce alle leggi della natura; è una sorta di intercessione nei momenti di crisi profonda; è una forza dalla quale scaturiscono visioni, guarigioni, incontri impossibili e un improvviso cambiamento di scenario nel momento in cui ci si trova a fronteggiare l’Indesiderata delle Genti.
“Queste parole indicano una serie di situazioni riconducibili al miracolo, ma le sue rappresentazioni si spingono ben oltre: il miracolo si manifesta nella sua pienezza allorché, d’un tratto, rende colmo di amore i nostri cuori. Quando ciò accade, avvertiamo una devozione incommensurabile per la grazia che Dio ci ha concesso.
“Ecco perché potremmo pregare con le parole: “Dacci oggi, o Signore il nostro miracolo quotidiano”.
“Fai in modo che possiamo vedere in ogni granello di sabbia nel deserto la manifestazione del miracolo della sua unicità – è qualcosa che ci consentirà di accettarci per quello che siamo. Perché non esistono due grani di sabbia identici, è pressoché impossibile trovare due esseri umani che pensano e agiscono nella stessa maniera.
Aiutaci ad essere umili quando riceviamo e gioiosi quando diamo.
“Aiutaci a capire che la saggezza non risiede nelle risposte che ci vengono date, ma nel mistero insito nelle domande che ci arricchiscono la vita.
Aiutaci a non restare imprigionati dalle cose che pensiamo di conoscere, dal momento che conosciamo così poco del Destino.
E possa tutto ciò rendere il nostro comportamento impeccabile, facendo uso delle quattro virtù cardinali: coraggio, eleganza, amore ed amicizia.
Tratto da "Il Manoscritto ritrovato ad Accra".
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